L’Italia intanto per la prima volta fa segnare in positivo la bilancia dei pagamenti alimentari .
Secondo l’ultimo rapporto mensile pubblicato dalla Commissione europea, il commercio agroalimentare nel periodo gennaio-novembre 2020 è risultato stabile e le esportazioni hanno raggiunto i 168,5 miliardi di euro, in aumento dello +0,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le importazioni sono state pari a 112,3 miliardi di euro, quindi sono cresciute solo del +0,4%: di conseguenza, la Ue ha registrato un’eccedenza commerciale di 56,2 miliardi, con un aumento del +2% rispetto al 2019. La Cina è rimasta la principale destinazione della crescita delle esportazioni, con una domanda di carne di maiale, grano e alimenti per l’infanzia, contribuendo a un aumento di 3,71 miliardi di euro del valore totale delle esportazioni.
Per quel che riguarda nello specifico il nostro Paese, i primi dati provvisori diffusi dall’Istat, che si riferiscono a tutti e dodici i mesi 2020, le esportazioni del settore agroalimentare Made in Italy crescono di un +1,9% nel 2020 rispetto al 2019: un dato assolutamente positivo se raffrontato con il generale calo del -9,7% delle esportazioni nazionali. Per il settore si tratta di un risultato ‘storico’ in quanto, per la prima volta, la bilancia dei pagamenti per il settore alimentare mostra il segno positivo. Dopo un 2019 che si era chiuso in negativo per 268 milioni, si stima che i dati definitivi del 2020 saranno positivi per 2,4 miliardi.
Luigi Scordamaglia
consigliere delegato
Filiera Italia
A sorprendere non è tanto l’exploit eccellente dell’export, quanto piuttosto la capacità del settore alimentare di smarcarsi da un calo generale che ha colpito tutta l’industria e di riuscire comunque a mantenere una spinta positiva. Una tendenza che ci vede sempre meno dipendenti dall’estero, finalmente anche per i comparti del settore agroalimentare meno autosufficienti. Soprattutto grazie all’adesione a contratti di filiera, si riesce a produrre sempre più prodotto agricolo nazionale in quantità e qualità e sempre più rispondenti alle esigenze della industria di trasformazione e dei consumatori.