Il primo semestre di quest’anno fa registrare per i marchi LVMH aumenti consistenti sul pre-covid
La divisione moda e pelletteria di LVMH festeggia anche in tempo di pandemia: le vendite della divisione nei primi sei mesi dell’anno sono infatti salite del +38% rispetto al primo semestre 2019 (+81% rispetto al primo semestre del 2020), arrivando a 13,86 miliardi di euro.
Merito in particolare dei due marchi Louis Vuitton e Christian Dior. Il primo, secondo quanto dichiarato dal CFO Jean-Jacques Guiony, ha visto crescere le proprie vendite ovunque, anche in Europa, dove ha registrato aumenti di oltre il +50%.
Christian Dior Couture, da parte sua, ha sperimentato “un semestre brillante con una crescita notevole in tutte le sue categorie di prodotti presso i clienti locali”. In particolare, la maison si prepara a riaprire con un format innovativo lo storico negozio parigino di avenue Montaigne. Bene anche Fendi.
I marchi LVMH hanno visto le loro vendite continuare a crescere in Cina, con una progressione in linea con le attività di ciascun brand. In realtà non è aumentato il numero dei cinesi che acquistano prodotti Vuitton e Dior in quanto la clientela risulta essere costante rispetto allo scorso anno e soprattutto al 2019, ma la domanda in questo mercato rimane molto elevata e non sembra essere stata influenzata da un ritorno alla normalità pre-pandemica.
Meglio di quanto non ci si aspettasse è andato il mercato europeo, malgrado il calo del turismo internazionale che rappresenta una forte quota della domanda. La Francia è rimasta indietro a causa di un ultimo lockdown “un po’ più severo” che altrove, e soprattutto a causa della sua maggiore esposizione ai flussi turistici.
Spagna e Italia sembrano aver meglio sopportato i vincoli imposti dalla pandemia anche se sono un po’ in ritardo rispetto ai Paesi più nordici, molto meno dipendenti dal turismo e maggiormente legati ai clienti locali. Ovviamente molto bene è andato e-commerce, che ha fatto registrare una crescita molto forte: Jean-Jacques Guiony ha tenuto a precisare che LVMH non intende commercializzare i propri prodotti di moda e pelletteria su piattaforme terze.