Le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia permettono nel 2021 attingimenti straordinari di glera
Solo per quest’anno, per compensare i danni prodotti dall’andamento meteo: la Giunta Regionale del Veneto, sentite le richieste del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, ha dato il permesso di ricorrere per la produzione del Prosecco 2021 anche ad un limitato quantitativo di uve Glera provenienti da vigneti già operanti prima del 2018 su superfici che non rientrano nell’areale della Doc.
Le richieste formalizzate dal Consorzio alla Regione del Veneto e alla Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno assunto uguali provvedimenti di attuazione, sono volte all’adozione: o dell’attingimento di una superficie massima di 6.250 ettari; o dello stoccaggio della produzione (uve, mosti e vini) ottenuta dai vigneti idonei alla rivendicazione della Doc Prosecco provenienti dalla vendemmia 2021; o di un vincolo di destinazione degli esuberi di produzione, delle uve della varietà Glera, stabiliti dal disciplinare di produzione; o di un vincolo a non generare eccedenze di cantina imponendo la resa massima di trasformazione di uva in vino al 75%.
Federico Caner
Assessore all’agricoltura
Regione Veneto
Il futuro del Prosecco in Veneto non può che far rima con qualità e sostenibilità. In questo senso la strada ormai è tracciata e condivisa con i Consorzi. Il provvedimento regionale vuole essere un intervento equilibratore, limitato esclusivamente alla vendemmia del 2021 che sta risentendo di molti fattori: da un lato le avverse condizioni meteo, dall’altro la vera e propria impennata di richieste del mercato.
Per il futuro è escluso qualsiasi tipo di automatismo: il Prosecco, il cui mercato è in grande espansione, rappresenta una punta di diamante della nostra produzione vitivinicola e un prodotto dietro al quale ci sono identità, storia e radici dei veneti. È dunque nostro compito e nostra precisa volontà mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelarne la produzione e i livelli qualitativi.