I dati del primo trimestre 2021 sono inferiori all’anno prima, quando si era prima dei lockdown .
La pandemia per Covid ha provocato nel complesso del 2020 una frenata dell’export di vino veneto del -3,3%, ma nonostante ciò la regione ha consolidato la sua posizione arrivando a rappresentare il 36% delle vendite internazionali di vino italiano. Lo scrive il report “L’Export di vino veneto nel mondo. Anno 2020” pubblicato dall’Agenzia regionale Veneto Agricoltura.
Dall’elaborato risulta che nel 2020 il valore complessivo delle esportazioni di vino veneto ha raggiunto i 2,24 miliardi euro rispetto al fatturato nazionale che ha esportato per 6,3 miliardi di euro. Nell’anno nero, anche l’export di vini spumanti veneti ha patito una leggera frenata: i volumi di vini spumante esportati, pari a circa 2,33 milioni di ettolitri, sono calati del -2,4% rispetto all’anno precedente, mentre il fatturato complessivo del settore, pari a 841 milioni di euro, segna una perdita del -8,6%.
Anche il prezzo medio di vendita, pari a 3,61 euro/kg, è sceso del -6,3% rispetto al 2019. Sempre in calo, ma più stabile il mercato dei vini fermi con una diminuzione del -2,1% a fronte dei 1,27 miliardi di euro incassati, con i relativi volumi venduti che calano del -3% netto, mentre il prezzo medio è in lieve rialzo del +0,9%.
Il nuovo report di Veneto Agricoltura conferma che, anche nel 2020, le vendite all’estero di vino veneto si sono accentrate per lo più in soli tre Paesi che da soli rappresentano il 53% del totale in valore. In questo podio virtuale, lo scalino più alto è assegnato agli Stati Uniti con oltre 434 milioni di euro; segue la Germania che tocca quota 388 milioni di euro; lo scalino più basso è per il Regno Unito a 358 milioni di euro.
In questo inizio 2021, il fatturato del comparto delle esportazioni di vino nei primi tre mesi è sceso del -4,3%, pari a 1,44 miliardi di euro incassati. Più pesante la situazione del Veneto che perde il -6,8%, cioè circa 500 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando però la pandemia era ancora all’inizio e non aveva ancora fatto sentire i suoi effetti.