Il sequestro eseguito al porto di Livorno: sullo scudo anteriore anche un ingannevole tricolore .
Nascondere e importare clandestinamente uno, dieci o anche cinquanta orologi falsi può anche accadere. Ma quando la merce contraffatta consiste in 54 scooter elettrici, potete star certi che alla dogana la spedizione si fa notare.
È quanto accaduto al Porto di Livorno dove i funzionari delle Dogane si sono insospettiti per la somiglianza dei mezzi elettrici con la più classica “Vespa” del marchio Piaggio. Già alle prime verifiche anche lo storico stemmino della casa italiana risultava contraffatto e questo ha portato alla denuncia di due legali rappresentanti della società importatrice per merce contraffatta destinata alla commercializzazione e ricettazione. Le successive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno portato al sequestro di altri 17 motocicli elettrici, ritrovati con una perquisizione in un magazzino in Toscana in uso alla stessa società importatrice che ha sede legale a Milano.
Dopo l’omologazione, lo stock colpmessivi di una settantina di scooter sarebbe stato venduto al pubblico ad un prezzo superiore ai 3.000 euro ciascuno, per un valore complessivo di oltre 213 mila euro.
L’attività è scaturita da una partita di merce dichiarata alla dogana di Livorno e selezionata per un controllo. Grazie ai documenti e a una verifica della spedizione dei motocicli elettrici dalla Cina, i funzionari al momento dello sdoganamento hanno rilevato analogie e similitudini degli scooter sbarcati con la “Vespa” della Piaggio.
I dubbi riguardo alla probabile contraffazione e usurpazione del marchio e del design sono stati confermati dalla consulenza della Piaggio.
I funzionari hanno sequestrato l’intera partita di motocicli elettrici, ciascuno dotato anche di indicazioni ritenute false sull’origine del prodotto per l’applicazione sullo scudo frontale dei mezzi di uno scudetto coi colori della bandiera italiana con chiare indicazioni geografiche. Elementi tali, spiegano dalle Dogane, da indurre l’acquirente in errore sulla reale origine del prodotto.