All’Expo di Dubai l’Italia ha proposto l’aspetto più avanzato delle ricerca per un cibo migliore
«Tutti i macrorganismi che vivono sul nostro pianeta sono colonizzati da comunità specifiche, complesse e dinamiche di microrganismi, chiamate microbiomi. I microbiomi di piante e animali possono essere manipolati per produrre un cibo migliore in termini di qualità ma anche per la sostenibilità dell’intero sistema alimentare e per migliorare la produttività». Bastano queste poche parole di Patrizia Brigidi per sottolineare il ruolo chiave dei microbiomi che è stato al centro del forum “The Importance of microbiome for improved human health and agro-food production” organizzato al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai dal Cluster Nazionale Alisei e il Cluster Cl.a.n in occasione della Settimana dedicata all’alimentazione e all’agricoltura all’esposizione universale.
Il Cl.uster A.grifood N.azionale CL.A.N., di cui Patrizia Brigidi è partecipe, è un’associazione riconosciuta multistakeholder che aggrega imprese, associazioni di categoria, Università, organismi di ricerca, enti di formazione e rappresentanze territoriali che operano nel settore Agrifood. Dal 2019 il Ministero dell’università e ricerca riconosce al Cluster CL.A.N. il ruolo di cabina di regia e interlocutore unico nella relazione con le Istituzioni nazionali ed europee in materia di ricerca e innovazione per il settore agroalimentare.
Il Cluster ALISEI (Advanced Life Science in Italy) invece promuove l’interazione tra il sistema della ricerca multidisciplinare, il tessuto industriale farmaceutico-biomedicale e le istituzioni pubbliche nel settore della salute, per dare un impulso concreto alla ricerca e all’innovazione in Italia.
«Negli esseri umani – ha spiegato Enzo Grossi, consulente scientifico del Cluster Alisei – i microecosistemi, in particolare i microbioti intestinali, sono fondamentali per la salute, tuttavia in alcune condizioni l’equilibrio di questi ecosistemi viene ostacolato questo è stato riconosciuto come causa molto importante di molte malattie croniche. Per questo la manipolazione del microbiota è considerata oggi un’arma potente per controllare molte malattie e stiamo capendo meglio la grande complessità e le regole nascoste che governano i microbiomi con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale».