È la prima regione, davanti a Toscana e Trentino, per produzione, export e giovani imprenditori .
Secondo quanto emerge dall’analisi fatta da Unicredit e Nomisma, Veneto, Toscana e Trentino Alto Adige sono le regioni più competitive della filiera vitivinicola italiana, davanti a Piemonte, Sicilia ed Emilia Romagna.
“L’analisi di oltre 60 indicatori (produttivi, strutturali, economici e di mercato) necessari alla formulazione dello scoring – si legge in una nota – ha messo in luce vocazione e specificità delle regioni vinicole italiane che rappresentano un patrimonio di valori socio-economici in grado di generare benessere per le comunità locali e nello stesso tempo rappresentare fattori di competitività e distintività nel mercato globale”.
Il Veneto primeggia nelle dimensioni strutturali e produttive risultando essere la prima regione per estensione del vigneto, produzione di vino, numero di viticoltori, oltre che nel contributo al fatturato complessivo del settore (36%). La Toscana presenta la percentuale di valore aggiunto su fatturato più alta (31%) tra le regioni, indicatore che esprime una maggior integrazione verticale delle imprese vinicole. Rispetto ai modelli imprenditoriali e organizzativi, l’Emilia Romagna esprime il fatturato medio per cooperativa vinicola più elevato, mentre va alle Marche il primato per le aziende viticole specializzate con l’estensione media più rilevante.
Restando in ambito agricolo, Veneto e Liguria rappresentano invece le regioni con l’incidenza più alta di aziende viticole condotte da giovani, rispettivamente 17% e 13% del totale.
Le regioni dell’arco alpino (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Piemonte) sono quelle con la percentuale più alta di produzione di vini Dop sul totale regionale, oltre l’80%, mentre spetta a Calabria e Marche l’incidenza più elevata del vigneto bio su quello regionale, rispettivamente al 39% e 36%.
Sul fronte delle performance di mercato, il Veneto si conferma prima regione esportatrice con 2,5 miliardi di euro di vino venduto all’estero pari al 35% del totale Italia. Nel mercato nazionale, invece, la Toscana primeggia per incidenza nelle vendite di vini fermi Dop in GDO, con il 16% del valore totale, anche se è la Valle d’Aosta ad evidenziare il prezzo medio più elevato a scaffale (12,3 euro/litro contro una media nazionale di 5,65 euro).