Il successo degli agroturismi è legato anche alla ricerca della qualità nei prodotti post-Covid .
Nella crisi che ha colpito il comparto del turismo durante la pandemia, con un crollo della presenze del -50% in media per tutto il settore, c’è una nicchia che ha limitato i danni al ‘solo’ -30% ed è l’agriturismo. L’agroalimentare nazionale infatti è un motore anche per un turismo rurale che si è dimostrato più resistente rispetto all’alberghiero tradizionale.
Sul tema, Sol&Agrifood, il Salone dell’agroalimentare di qualità in fiera a Verona, ha promosso una tavola rotonda che ha sottolineato la dinamicità del settore che si sta adattando velocemente alle nuove tendenze: basti dire che il 75% degli agriturismi che ha attivato nuovi servizi nel 2021.
«In generale – spiega Umberto Selmi di Ismea – cresce il desiderio di conoscenza dei processi di trasformazione del cibo, anche tramite visite guidate presso cantine, caseifici, laboratori artigianali». Il 58% dei turisti rurali vuole approfittare di itinerari naturalistici e uno su due mira a scoprire nuovi prodotti biologici, con un agriturista su tre che vuole visitare un laboratorio di produzione agroalimentare.
«La pandemia – ha detto Filippo Gallinella, presidente Commissione agricoltura della Camera – ha fatto capire a tutti quanto è importante stare in salute e stare bene. E oggi la richiesta è cambiata: non portare a casa solo il prodotto, ma anche come cucinare un piatto tipico, come si fa l’olio, come si fa il vino. Il turista del futuro vuole portare a casa un’esperienza».
Il direttore generale di Veronafiere Spa, Giovanni Mantovani, ha ribadito il ruolo centrale che la fiera ricopre come protagonista al fianco delle aziende oleicole e vitivinicole, accomunata dall’essere nella maggioranza piccole e medie imprese, da affiancare con i dovuti strumenti per l’ingresso sul mercato italiano e estero.
“Nel piano di sviluppo di Veronafiere – ha detto Mantovani – è ben definita l’intenzione di dare a Sol&Agrifood una autonomia rispetto all’attuale concomitanza con Vinitaly. Un passo reso necessario dalle dinamiche che si stanno sviluppando, quelle turistiche soprattutto, che incrementano il valore delle produzioni di questo settore dell’agroalimentare di qualità”.