A ‘salvare’ gli italiani ci pensano le farmacie che vendono quasi 2 miliardi di prodotti sicuri .
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Bologna hanno sequestrato un migliaio di prodotti, non sicuri, destinati a parrucchieri ed estetisti. L’intervento ha riguardato una società operante nel settore dei servizi di saloni di barbiere e parrucchiere gestita da soggetti di nazionalità cinese.
Sotto sequestro creme e maschere facciali, lozioni e coloranti per capelli, sia utilizzati per svolgere l’attività dei saloni sia esposti per la vendita. I prodotti erano privi di etichettatura o recavano informazioni esclusivamente in lingua cinese: difficile se non impossibile identificare il produttore, il contenuto nominale al momento del confezionamento, il numero del lotto di fabbricazione e la lista degli ingredienti.
Ancor più corposo il sequestro operato dalla Guardia di Finanza di Padova che, al ‘Centro ingrosso Cina’ di corso Stati Uniti, ha messo i sigilli a oltre 9 milioni di articoli per la cosmesi privi di indicazioni sull’etichetta. Tra gli articoli sequestrati, unghie finte ad uso cosmetico e prodotti per la decorazione delle stesse.
Ancor più significativo allora che i consumatori italiani si affidino per l’acquisto di prodotti cosmetici alle farmacie: anche nel 2021, queste hanno fatto registrare un giro d’affari del valore di 1,9 miliardi di euro e una crescita di oltre il +3% rispetto al 2020.
La fascia più richieste riguarda i prodotti per la cura di viso (29,9%), quelli per la cura del corpo (23,5%) e quelli per l’igiene del corpo (15%).
«Covid, lockdown e pandemia – spiega Chiara Verlato, direttrice di Panorama Cosmetico – ci hanno riportato all’essenziale: nulla conta più della salute. Anche il cosmetico si inserisce tra gli strumenti che ci aiutano a vivere meglio e per questo può essere annoverato a pieno titolo tra i beni essenziali nella vita di ognuno di noi. In farmacia, in particolare, il cosmetico riscopre la sua valenza sociale e terapeutica: non c’è luogo più adatto della ‘casa della salute’ per ospitarlo e scoprirne tutto il potenziale, attraverso il consiglio qualificato del farmacista».