L’Europol lancia l’allarme di un forte incremento di falsificazioni criminali dalla Cina alla Ue
È boom di pesticidi illegali in Europa: la segnalazione è stata diffusa dall’Interpol che tra gennaio e aprile ha condotto una maxi operazione in 31 Paesi (25 Ue, tra cui l’Italia, e 6 extra Ue) che ha portato a dieci arresti e 1.150 tonnellate di fitofarmaci illegali sequestrati.
Denominata “Silver Axe”, l’operazione è la settimana condotta dall’Europol negli ultimi anni e si è concentrata su porti, aeroporti e altri punti di ingresso in cui è possibile rilevare l’importazione e l’esportazione di pesticidi illegali e contraffatti. Dalle indagini, è emerso “un aumento del traffico illegale di pesticidi nel Sud dell’Europa e nell’area del Mar Nero.
Il numero di casi di pesticidi illegali, provenienti dalla Turchia, è aumentato notevolmente, mentre la Cina rimane il Paese di origine numero uno”. Secondo i dati dell’Europol, sono in aumento anche i sequestri di spedizioni minori, fino a 10 litri/chilogrammi. Per questo, oltre ai controlli alle frontiere, le autorità hanno anche monitorato i negozi online, che forniscono un indirizzo fisico per il ritiro dei prodotti acquistati sul web.
A preoccupare molto è anche l’aumento dei sequestri di attrezzature di produzione e materie prime spedite in Europa: questo perché fa pensare ad un aumento delle attività di contraffazione all’interno dell’Ue. Questo avviene in vari modi: dall’importazione di prodotti quasi ultimati in contenitori simili a noti marchi e che solo arrivati a destinazione vengono etichettati per l’immissione sul mercato; all’importazione dei singoli ingredienti che una volta nel Paese di destinazione vengono a comporre il pesticida contraffatto.
«Nonostante al momento dell’acquisto il loro prezzo sia basso – dice Catherine De Bolle, direttrice esecutiva di Europol – i fitofarmaci non autorizzati hanno un costo molto alto sia per l’ambiente sia per la salute pubblica, oltre che per il settore agricolo. I pesticidi falsi e illegali possono danneggiare gli agricoltori e i loro mezzi di sostentamento e danneggiare il mantenimento delle colonie di api».