La preoccupazione dell’Ufficio Studi di Confcommercio per i dati ‘ISTAT’ sulle vendite dei saldi
Mentre i saldi estivi si sono già conclusi o stanno per avviarsi alla conclusione a seconda delle diverse regioni, l’Ufficio Studi di Confcommercio ha stimato che ogni famiglia, nel periodo dei saldi, avrà speso in media 202 euro, pari a 88 euro a persona, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
Stando ai dati rilasciati ai primi di agosto dall’Istat, a giugno 2022 è stata stima una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio del -1,1% in valore e del -1,8% in volume. Le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore, -2,2%, sia in volume, -2,5%, mentre per i beni alimentari è stato registrato un aumento in valore del +0,4% e una diminuzione in volume del -0,8%.
Nel secondo trimestre 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore, +1,1% %, e calano leggermente in volume, -0,3 %. Le vendite dei beni non alimentari sono in aumento del +0,8 % in valore e del +0,2 % in volume, mentre quelle dei beni alimentari aumentano in valore, +1,5 %, e diminuiscono in volume, -0,8 %. Su base tendenziale, a giugno 2022, le vendite al dettaglio aumentano del +1,4 % in valore e diminuiscono del -3,8 % in volume.
Sono in diminuzione le vendite dei beni non aLa fiducia delle imprese è stata in calo a luglio, quella delle famiglie flette già da giugno.limentari, -0,8 % in valore e -3,3 % in volume, mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore, +4,5 %, e una diminuzione in volume, -4,4 %.
Una nota dell’Ufficio Studi di Confcommercio commenta con preoccupazione: “Si addensano le nubi sull’economia italiana. Dopo gli ottimi risultati conseguiti dall’inizio del 2021 fino ai primi mesi dell’anno in corso, si moltiplicano i segni negativi nei principali indicatori congiunturali.
I consumi, nonostante la forte crescita dei servizi legati al turismo e alla socialità, sono in fase di rallentamento. La fiducia delle imprese è stata in calo a luglio, quella delle famiglie flette già da giugno. L’inflazione non dà tregua. Malgrado sostegni e aiuti stiano risultando molto efficaci, le probabilità di una brusca frenata dell’attività nei mesi finali dell’anno sono in decisa crescita”.