È quanto auspicano le cooperative italiane dell’agricoltura per affrontare l’urgenza della crisi
L’UNCI Agroalimentare – Associazione Nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela di cooperative e consorzi della pesca, dell’acquacoltura ed agricoltura – è diretta emanazione dell’Unione Nazionale Cooperative Italiane e riveste una particolare importanza per la cooperazione nel settore della pesca ed agricoltura, rappresentando il 45% delle imprese e cooperative della filiera agroalimentare ed ittica italiana.
Si è rivolta direttamente al nuovo Governo sollecitando un’adeguata attenzione per arginare la crisi e rilanciare le attività dell’agricoltura, della pesca e della filiera alimentare in quanto settori che rappresentano l’eccellenza delle produzioni italiane.
Da subito, auspicano che sia possibile sui temi più urgenti avviare un confronto al quale l’associazione si dichiara pienamente disponibile. Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci Agroalimentare sottolinea che, pur nella complessità della situazione internazionale: «il sistema agroalimentare, in tutti i suoi segmenti, è riuscito a cogliere, almeno in parte, diverse sfide per l’ammodernamento delle produzioni e la sostenibilità delle stesse, soprattutto in termini ambientali e di attenzione nei confronti dei consumatori, con importanti ricadute per i territori, le comunità locali e l’intero sistema-Paese, collocando l’Italia in una posizione di primo piano. Molto ancora però c’è da fare, su diversi fronti, per ammodernare e consolidare una diversificata realtà, di lunga tradizione, soprattutto in uno scenario complesso ed in continua evoluzione, come l’attuale mercato globale».
«Ma in questa fase delicata la priorità è affrontare le criticità del settore, determinate dal quadro generale, che rendono sempre più complicate le prospettive e la sopravvivenza di numerose imprese ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Da parte nostra – conclude Scognamiglio – siamo pronti come sempre ad un confronto, nel rispetto dei ruoli, per rappresentare istanze e problemi del settore, contribuendo all’individuazione di misure concrete ed urgenti, che diano risposte alle difficoltà contingenti, e di interventi di medio e lungo termine, che guardino con lucidità al futuro, puntando ed investendo sullo sviluppo dell’agroalimentare e sulla qualità delle produzioni».