Potrebbero essere più di 90mila nei prossimi quattro anni le assunzioni di personale qualificato
Quest’anno, Confindustria Moda, la federazione italiana che riunisce le 7 associazioni che rappresentano i settori del tessile, moda e accessorio, ha riproposto la sua “Fashion talent days”, seconda edizione dell’iniziativa volta ad illustrare le oltre 40 figure professionali delle quali il settore è in cerca e delle quali avrà sempre più bisogno nei prossimi anni.
Il primo dato che si desume dal rapporto 2022 “Excelsior” di Unioncamere emerge infatti, nel periodo 2022-2026, il comparto moda nel suo complesso avrà bisogno di compiere tra le 63 e le 94 mila nuove assunzioni.
I “Fashion talent days” si sono svolti attraverso una iscrizione online sul sito dell’evento da parte degli aspiranti che potranno confrontarsi con la partecipazione di numerose aziende leader del settore tessile moda accessorio: queste, nel loro stand digitale, presentavano ai potenziali candidati le figure ricercate che intende assumere nell’immediato futuro. Sul sito erano presenti anche gli istituti tecnici superiori di alcuni dei principali distretti della moda Made in Italy, al fine di presentarsi ai giovani e alle famiglie e illustrare il percorso formativo e professionalizzante che possono offrire nella prospettiva della crescita occupazionale del settore.
Le oltre 40 tipologie di profili ricercate spaziano dalle professioni più tradizionali, come addetti alla cucitura, textile designer, disegnatore tecnico, meccanico di tessitura, orafo al banco, fino a quelle più digital e quelle ‘verticali’ sui temi della sostenibilità ambientale e product life-cycle manager.
«Il mondo – ha sottolineato Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda – ha voglia di Made in Italy. Questa evidenza oggettiva, testimoniata dalle performance positive di domanda che registriamo, pone il nostro settore nelle condizioni di poter essere un traino dell’economia italiana e di essere bandiera del bello e del ben fatto nel mondo.
Per poter essere in grado di giocare questo ruolo è tuttavia fondamentale riuscire a vincere la sfida della formazione: colmare il mismatch che oggi persiste fra il sistema formativo e la domanda del mondo del lavoro, spiegare il valore dell’istruzione tecnica e raccontare chiaramente cosa significa lavorare nel tessile, moda e accessorio».