Capofila Università di Parma, nasce dalla sinergia di 26 realtà una fondazione interdisciplinare
Presentata all’Università di Parma “OnFoods”, Fondazione all’interno di uno dei 14 partenariati previsti dal Pnrr, nell’area “Modelli per un’alimentazione sostenibile” e che prevede un finanziamento agli enti aderenti pari a 114,5 milioni di euro per attività progettuali di ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale.
“OnFoods”, attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile, si impegna a generare un impatto tangibile sul benessere e sulla salute delle persone, contribuendo a garantire l’accesso a una nutrizione adeguata a tutti, e a preservare il pianeta. La Fondazione lavorerà in modo sinergico per raggiungere nell’arco di 36 mesi degli obiettivi strategici in linea con quelli del Pnrr, del programma quadro della ricerca Horizon Europe e in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Questo ambizioso obiettivo sarà possibile grazie a una nuova, ed inedita, forma di collaborazione tra 26 realtà impegnate nel settore alimenti e nutrizione, con prestigiosi istituti universitari e di ricerca del nostro Paese affiancati da importanti società e cooperative nazionali quali Barilla, Bolton Food, Sacco System, De’ Longhi, CIRFOOD, Tecnoalimenti e Confcooperative.
Complessivamente sono ventisei le realtà che, con l’Università di Parma come capofila ed ente proponente della progettualità, sono impegnate in ambito alimentare sotto il profilo della ricerca, della produzione e dell’innovazione e unite nel percorrere la stessa strada verso l’obiettivo comune di promuovere un nuovo modello di alimentazione sostenibile unico e distintivo.
L’approccio è olistico e prevede una forte sinergia di competenze multidisciplinari e una nuova forma di collaborazione virtuosa tra università e impresa, pubblico e privato, che consentirà di affrontare la sfida di trovare nuove soluzioni per il futuro in grado di generare cambiamenti sociali, economici, culturali e ambientali.
Il progetto intende, inoltre, restituire valore alla qualità del cibo e all’alimentazione, come risorsa accessibile da preservare e funzionale al benessere delle persone e dell’ambiente. L’obiettivo finale sarà applicare concretamente questi progetti di ricerca nello scenario del sistema produttivo, rendendo la ricerca un abilitatore del progresso, funzionale allo sviluppo industriale e strumento di rilancio del Paese.