I giudici premiano le ricette del Made in Italy ed il Parmigiano Reggiano è il miglior formaggio
Fine anno, tempo di bilanci. Anche dei più curiosi, come è quello della rivista gastronomica digitale “TasteAltlas” che si è impegnata per scoprire, con tanto di giuria, in quale Paese si mangia meglio nel mondo. Il voto massimo assegnabile era 5 e con 4,72 è stato ufficialmente decretato che la miglior tavola la trovate in Italia.
Un risultato legato ad alcuni dei prodotti più ambito a cominciare dalla pizza, cibo che ormai spopola a tutte le latitudini. Ma anche il risotto, le tagliatelle, la carbonara fino al tiramisù hanno contribuito a conquistare i palati dei giudici internazionali.
Trascinata da gyros, souvlaki e moussaka, la seconda posizione è stata conquistata dalla Grecia con 4,68: a completare il podio Spagna e Giappone, pari merito a quota 4,59. Quinta l’India con 4,54.
Dall’altro capo della classifica, la Repubblica Slovacchia che si attesta al 50esimo posto, ovvero il posto dove si mangia peggio al mondo. Secondo l’analisi di “TasteAltlas” il famoso piatto tipico slovacco è il peggiore in assoluto: Bryndzové halušky, questo il nome del piatto tradizionale della Nazione, consiste in una base di gnocchi di patate conditi con bryndza e lardini abbrustoliti.
Italiano è anche il miglior formaggio al mondo: il Parmigiano Reggiano infatti si è aggiudicato, a Newport in Galles, il primo premio ai “World Cheese Awards 2022” assegnato da una giuria internazionale composta da 250 esperti provenienti da oltre 30 paesi.
La ‘Nazionale’ del Parmigiano Reggiano era composta da 86 caseifici provenienti dalle 5 province del comprensorio: Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. Anche quest’anno il grande sforzo di gruppo unito all’effettiva bontà del prodotto ha portato alla ‘Nazionale’ ben 90 riconoscimenti: 2 Super Gold come miglior formaggio da tavolo, 17 medaglie d’oro, 33 d’argento, 38 di bronzo.
A queste si aggiungono le 3 medaglie (un oro, un argento e un bronzo) riconosciute a tre caseifici che si sono iscritti indipendentemente al concorso.