Appello Coldiretti per ridurre i costi chilometrici del trasporto su gomma dal campo alla tavola
«Aggiungere risorse al bando sulla logistica agroalimentare del Pnrr per sostenere tutti i progetti presentati»: è quanto chiede Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sottolineando come in Italia l’88% delle merci agroalimentari viaggi su gomma e quindi come la produzione agricola e quella alimentare siano particolarmente sensibili all’andamento delle quotazioni dei carburanti.
Secondo i più recenti dati Inea, l’agroalimentare assorbe oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali, per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno. La logistica italiana è, secondo le cifre pubblicate dal Centro studi Divulga, più cara rispetto agli altri Paesi europei e non solo per il prezzo dei carburanti: il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è in Italia pari a 1,12 euro a chilometro contro l’1,08 della Francia e l’1,04 della Germania.
«In tale ottica – osserva Prandini – il Pnrr può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese, sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.
Coldiretti sottolinea che i rincari che i consumatori pagano sono nefasti per l’intera filiera. Dopo l’impennata dell’inflazione, che ha pesato sul carrello degli italiani per quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022, i rincari energetici e la dipendenza dall’estero per quel che riguarda la necessaria importazione di materie prime, anche alimentari, fanno soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole.
I dati Crea raccontano una situazione drammatica: un’azienda agricola su 10, per la precisione il 13%, rischia la cessazione dell’attività e il 34% delle attività si trova comunque costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo.