Lo dice Altroconsumo che, dati alla mano, ha chiesto in Senato misure a sostegno dei consumatori
Nel 2022, il 37% delle famiglie ha avuto difficoltà nell’acquisto di cibo: è il dato più eclatante del Termometro Altroconsumo così come è stato presentato in Senato.
Si tratta di un’indagine annuale che stima, attraverso un indice apposito, il livello di difficoltà dei consumatori nell’affrontare le spese durante l’anno precedente, le differenze fra le aree geografiche e fra le tipologie di famiglia, insieme alle aspettative per l’anno a venire. Le voci di spesa sulle quali si concentra sono sei: abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero.
Il Termometro 2022 registra, dice Altroconsumo, un notevole peggioramento generale e l’indice di quest’anno (pari a 45,2) è il più basso di sempre da quando l’indagine viene svolta, dal 2018. È preoccupante anche la visione per il 2023: gli italiani prevedono infatti un ulteriore peggioramento della situazione e una maggiore difficoltà nel risparmiare.
«I salari fermi al palo, lo shock dei prezzi energetici e l’alta inflazione – dice Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo – hanno messo in gran sofferenza le famiglie italiane nel 2022 persino in ambiti essenziali, come l’abitazione, la salute e la spesa alimentare.
Anche quest’anno, il Termometro Altroconsumo segna temperature rigide, fotografando una generale situazione di impoverimento degli italiani che, si dimostrano, per il 76%, sfiduciati nei confronti del futuro.
In Senato, nel confronto diretto con i referenti dei principali gruppi politici di maggioranza e opposizione, abbiamo ribadito la necessità di interventi che puntino a sostenere i consumatori e riducano le disuguaglianze sociali e territoriali mostrate dall’indagine».