Nella terza video-pillola, ECOVINEGOALS riassume alcune delle buone pratiche in ambito vitivinicolo secondo un approccio agroecologico.
Nella terza video-pillola promossa da ECOVINEGOALS, il progetto che aveva coinvolto dieci partner della regione Adriatico-Ionica verso una transizione a sistemi di produzione viticola agroecologici, mostra come le basi teoriche e concettuali introdotte nelle prime due video-pillole siano tradotte in termini operativi attraverso alcune buone pratiche. Queste sono, ad esempio, la semina di specie mellifere a fioritura prolungata, il monitoraggio della fertilità del suolo e dei patogeni e l’impiego di bio-induttori e corroboranti per la difesa delle piante.
Ma quali sono i principi generali su cui si basano le pratiche e gli strumenti agroecologici?
Il nucleo di tutta la progettazione e la gestione di sistemi agroecologici è la scelta di processi volti a diminuire drasticamente l’utilizzo di beni acquistati dal settore industriale, quali sostanze chimiche. Il nuovo approccio agroecologico, infatti, si struttura sui processi biologici naturali già presenti negli ecosistemi, applicandoli e trovando soluzioni per intensificarli. A tale scopo, i sistemi agroecologici si fondano su principi e metodologie che, pur rispettando le risorse naturali, sono produttivi ed efficienti dal punto di vista energetico. Secondo Altieri, Nicholls e Ponti, autori di Agroecologia. Sovranità alimentare e resilienza dei sistemi produttivi, questi risiedono in generale nel miglioramento del riciclo delle biomasse, nel rafforzamento del sistema immunitario delle colture attraverso la biodiversità, nel fornire condizioni di terreno più favorevoli mediante la gestione della sostanza organica, nel minimizzare perdite di energia, acqua, sostanze nutritive e risorse migliorando la conservazione e la rigenerazione, nel diversificare specie e risorse e nell’incrementare intrazioni e sinergie biologiche vantaggiose.
I principi e le metodologie adottate in campo agroecologico, inoltre, si fondano sulla lunga tradizione – e successi – dell’agricoltura su piccola scala. Accanto allo sviluppo di sapere scientifico e tecnico innovativo, l’agroecologia è radicata sui saperi tradizionali dei singoli popoli, legandosi in modo inscindibile alle specificità dei territori e delle culture. Così come dischiarato dal Forum Internazionale di Agroecologia tenutosi in Mali (2015), che aveva coinvolto diverse organizzazioni internazionali da paesi tra loro anche molto distanti, “le diverse conoscenze e metodi di apprendimento dei nostri popoli sono fondamentali per l’agroecologia”.
8 Giugno 2023