Il rapporto europeo disegna una Italia nella quale solamente Emilia Romagna e Trento si salvano
L’Italia dell’innovazione continua ad essere indietro rispetto al resto dell’Europa anche se l’edizione 2023 del tradizionale rapporto sulla capacità di trovare risposte di nuova generazione alle esigenze di competitività scrive che “il divario con il resto d’Europa si è ridotto”. Pesa ancora il rapporto delle scorso anno che mostrava come la capacità di innovazione del nostro Paese avesse perso terreno rispetto ai patner, soprattutto le principali economie dell’Eurozona. L’annuale scoreboard della Commissione europea vide un ritocco al ribasso dell’indice di innovazione, che era sceso a 91,6 punti (-2,9 rispetto al 2021). Anche per il 2023 si continua a fare fatica e l’italia resta nel gruppo degli Stati membri a capacità “moderata”, la terza delle quattro categorie in cui la Commissione europea raggruppa i Ventisette (innovatori ‘leader’, ‘forti’, ‘moderati’ ed ‘emergenti’).
In generale continua a pesare un basso tasso di laureati e poca spesa delle imprese in ricerca e sviluppo. A livello regionale e locale, solo Emilia-Romagna e provincia autonoma di Trento sono ‘eccellenze’, vale a dire “forti”. Valle D’Aosta, Calabria, Sicilia e Sardegna risultano ‘emergenti’, e tutte le altre regioni risultano a moderata capacità innovativa.
«Sfruttando il potere dei fondi della politica di coesione – sottolinea la portoghese Elisa Ferreira, Commissaria europea per la politica regionale – possiamo alimentare strategie di innovazione intelligenti e basate sul territorio. Dobbiamo riconoscere il persistere del divario in termini di innovazione, in particolare per le nostre regioni meno sviluppate e periferiche. L’innovazione è essenziale per favorire lo sviluppo e la convergenza tra le regioni europee».
La politica europea chiama gli amministratori locali ad una programmazione più efficiente ed efficace per affrontare il divario dell’innovazione e avvicinare le regioni europee tra loro perché questo vorrà dire rilanciare il sistema il Paese nel suo complesso.
7 giugno 2023