Dati contrastanti caratterizzano l’annata 2023 ma il risultato è una produzione inferiore del -12%
Secondo i dati diffusi dal Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est la vendemmia in regione sarà migliore rispetto al 2022. La produzione complessiva è ipotizzata al + 6 % rispetto alla scorsa vendemmia. I dati che emergono a livello nazionale dal Ministero dell’Agricoltura per la produzione vitivinicola italiana di quest’anno è leggermente inferiore ai 44 milioni di ettolitri, tradotto in percentuale equivale a -12% rispetto allo scorso anno. La diminuzione complessiva che emerge dai dati presentati sulla vendemmia 2023 vede salire la Francia al primo posto per la produzione mondiale di vino con i suoi 45 milioni di ettolitri e una registrazione di due punti percentuali in meno rispetto il 2022.
La vendemmia 2023 è stata caratterizzata da un aumento delle giornate di pioggia (+70%) nel periodo dell’anno in cui nei vigneti si attuano i trattamenti contro le malattie delle viti come la peronospora e l’oidio. Sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database sono stati registrati 22 eventi estremi al giorno nella nostra penisola. Le condizioni climatiche hanno portato ad uno spaccato a livello produttivo. Il Sud e le Isole registrano flessioni negative del -20 %, in alcuni casi anche del -45%. La qualità del raccolto soddisfa la maggior parte dei produttori. Per alcuni vitigni, quelli destinati alla spumantizzazione, le escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno aiutato gli uvaggi in una maturazione adeguata permettendo una buona concentrazione di componenti aromatiche e un buon bilanciamento tra acidi e zuccheri. Il lavoro degli enologi, prima in vigna e poi in cantina, sarà di fondamentale supporto nella resa finale del prodotto. Le preoccupazioni che il settore si trova ad affrontare in questo momento riguarda il commercio. Negli ultimi quattro mesi è calato l’export del volume di vini venduti all’estero registrando un – 16% per gli spumanti e – 10% per i vini fermi imbottigliati, per un calo complessivo del -12% rispetto al 2022.
18 ottobre 2023