L’obiettivo è proteggere il patrimonio forestale ivoriano, che ha perso il 90% della propria superficie
Eni ha firmato oggi la convenzione con il Ministero delle Acque e delle Foreste della Costa d’Avorio per lanciare un progetto di conservazione e ripristino della superficie forestale nel Paese.
L’iniziativa, che fa seguito allo studio di fattibilità avviato a settembre 2022 coinvolgendo gli stakeholder locali, interesserà 14 foreste, identificate in stretta collaborazione con le autorità competenti, su un’area di 155.000 ettari, nelle regioni di Lagunes e Comoé, situate rispettivamente a sud e sud-est del Paese.
L’accordo si concentra su due ambiti di intervento. Il primo mira a conservare il patrimonio forestale esistente rimasto e la biodiversità attraverso il rafforzamento delle attività di controllo già in essere per prevenire il rischio di deforestazione, incendi e il bracconaggio; si fonda su un vasto programma di sensibilizzazione e formazione che coinvolgerà le comunità e le istituzioni competenti. Il secondo prevede il ripristino di circa 13.000 ettari di superficie forestale tramite la piantumazione di circa 12 milioni di alberi di specie locali nelle zone abbandonate e degradate; a ciò si affiancheranno iniziative di agro-foresteria per incentivare pratiche agricole più sostenibili, migliorando la produttività dei terreni coltivati, a beneficio delle comunità di agricoltori locali.
Definito in partnership con le autorità ivoriane, il progetto è in linea con i Piani di Sviluppo Nazionali del Paese e con la strategia ivoriana per ridurre la deforestazione e le emissioni ad essa legate, anche facendo leva sul ripristino della superficie forestale; inoltre, si allinea al piano di decarbonizzazione di Eni, contribuendo al raggiungimento delle zero emissioni nette Upstream (Scope 1 e 2) nello sviluppo di Baleine.
9 dicembre 2024