Come ormai consuetudine, gli auguri di buone feste del nostro direttore
Fare gli auguri è come fare i regali natalizi: quando arriva il momento è difficile avere idee.
Ne voglio suggerire una in linea con lo spirito di questa testata: donate una dinamo per biciclette, un emblema di sostenibilità, che permette di illuminare la strada pedalando ed il cui uso ormai desueto è trasformato paradossalmente in attrazione per concerti “ad emissioni zero”, dove si sfrutta l’energia prodotta da spettatori “spinbikers”, paganti e felici (!!). Ecco, la sostenibilità non può essere un fenomeno da baraccone, ma deve essere un approccio culturale, che deve tendere ad eliminare le contraddizioni. La domotica è una scienza straordinaria per chi ha limitate capacità fisiche, ma diventa un assurdo spreco di energia, se utilizzata da normodotati, che potrebbero alzare le tapparelle a mano invece che con un impulso elettrico! Senza parlare del martoriato mondo delle automobili, divenuto un concentrato di tecnologie anche inutili e promotrici d’inquinamento. L’innovazione, insomma, non deve essere uno specchietto per facili allodole, ma deve essere realmente utile, secondo tutti i punti di vista. Il turismo “fai da te” non è un passo avanti, se significa annichilimento di professionalità. Stesso discorso per le casse automatiche dei supermercati, che disconoscono la funzione degli addetti alle casse e riducono l’occupazione a beneficio dei dividendi aziendali, ma non certo delle tasche dei clienti, disattenti complici di una strisciante ristrutturazione anche sociale.
Al contempo non facciamo città realmente per tutti (marciapiedi dissestati e scalini a bizzeffe caratterizzano i nostri centri urbani), né vogliamo realmente bloccare la cementificazione del territorio, continuando a “consumarne” circa 20 ettari al giorno.
Fermarci a riflettere su quanto supinamente stiamo subendo (senza considerare ovviamente le tragedie su scala globale) è un bel regalo, che possiamo farci.
Buone Feste.
Fabrizio Stelluto