Slow Food Italia ha presentato la nuova edizione di Slow Wine, la sua guida che racconta vita, vini e vigne d’Italia. «Vivete – ha detto Giancarlo Gariglio, curatore della guida, rivolgendosi ai vignaioli italiani – nelle zone più belle del nostro territorio: se le istituzioni e i politici non capiscono che voi siete la punta dell’iceberg di un settore fondamentale per l’economia e lo sviluppo sociale del nostro Paese, allora dobbiamo fare di tutto per sensibilizzarli su questo tema». Per Fabio Giavedoni, anch’egli anima di Slow Wine: «Oltre agli aspetti puramente commerciali, secondo noi di Slow Food ci sono due questioni da affrontare: quella, annosa, della burocrazia che attanaglia i produttori, e la mancanza di ricerca».
E Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia: «Noi oggi qui possiamo celebrare il successo del mondo del vino e dell’agroalimentare italiano. Un successo meritato, ma ora dobbiamo provare a mettere insieme valori comuni, soprattutto in un momento difficile come questo in cui spesso, per far fronte ad altre urgenze, la tutela del paesaggio non è tra le priorità delle amministrazioni. Ecco perché noi dobbiamo diventare i leader di un progetto di difesa dei nostri territori, in casa nostra e in rete con le altre comunità italiane che abbiano lo stesso obiettivo. Perché paesaggio vuol dire salute e felicità».
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