Chicago, Los Angeles, Hong Kong, Seul, Singapore, San Paolo, Montreal e New York: queste le città che hanno accolto gli eventi dell’Unione Consorzi Vini Veneti D.O.C. (UVIVE), per promuovere i propri prodotti nel mondo. Le denominazioni che fanno capo ad UVIVE rappresentano da sole il 30% dell’intera produzione nazionale DOC e DOCG.
Il tour 2013 di UVIVE si è concluso in grande stile nella Grande Mela, dove per tutto il mese di dicembre è stato possibile incontrare i vini veneti nel “tempio” dell’enogastronomia italiana. Tutti i ristoranti di Eataly li hanno proposti in abbinamento ai propri menu; vi sono stati corsi settimanali dedicati presso La Scuola di Eataly, nonché degustazioni il venerdì e il sabato nell’enoteca “Vino”.
«Per la prima volta – afferma il Presidente di UVIVE, Arturo Stocchetti – ci presentiamo tutti insieme, una squadra interessante, forte, rappresentata dai pilastri che sostengono l’economia vitivinicola veneta. Oltre al Prosecco DOC, al Conegliano Valdobbiadene DOCG e ai “veronesi” sono state della partita anche denominazioni più piccole, ma di grande prestigio come Lessini Durello, Lugana, Montello e Colli Asolani».
I vini veneti: un prodotto che illustra tutta la regione
Negli ultimi mesi UVIVE ha coinvolto il top dell’enogastronomia, da Veronique Rivest in Canada a Edwin Soon a Singapore, da Paul Wagner a Chicago, a Piero selvaggio a Los Angeles fino allo chef veneto Bruno Serato. «Abbiamo sempre avuto al nostro fianco le Istituzioni – continua Stocchetti – dall’Assessore al Turismo e al Commercio estero Marino Finozzi, con noi a Montreal, fino agli ambasciatori e ai rappresentanti delle camere di commercio nei vari Paesi che abbiamo toccato. Tutti in prima linea, in un fronte comune per promuovere la qualità dei vini veneti».
Il Veneto è regione quanto mai varia dal punto di vista geomorfologico e paesaggistico: a poche decine di chilometri si trovano microclimi diversissimi, da quelli miti e ‘mediterranei’ delle rive del Lago di Garda alle colline di Valdobbiadene, dai terreni vulcanici dei Colli Euganei a quelli alluvionali della pianura del Veneto Orientale. A questa estrema variabilità paesaggistica e climatica il Veneto deve la sorprendente varietà di vini che, gli ha permesso di ottenere prodotti unici al mondo e un primato nelle esportazioni.
«Ma tutta l’operazione UVIVE 2013 non sarebbe stata possibile senza la grande collaborazione di tutti i nostri Consorzi associati e delle singole aziende. Siamo ambasciatori della nostra terra. Si va infatti oltre obiettivi puramente commerciali – conclude Stocchetti – per muoversi invece, tutti insieme, per rappresentare una Regione, una tradizione enologica unica».