Il Gruppo Masi archivia il 2013 con un preconsuntivo consolidato di gruppo che registra ricavi per 69.2 milioni di euro (1% circa in meno sul 2012) con Ebitda al 28%. Il 92% del giro d’affari deriva dai vini di pregio delle Venezie, trainati dal prestigio dell’Amarone, a fronte di una produzione pressoché invariata che supera i 12.000.000 bottiglie. L’esercizio è stato influenzato negativamente dall’alto valore dell’euro che ha creato problemi di competitività in quasi tutti i mercati extra CEE: l’export è pari al 92%, con una distribuzione in 94 paesi nei 5 continenti, compresi gli ultimi aggiunti Guatemala, Kenya, Mauritius e Seychelles.
«Per Masi il 2013 è stato un anno impegnativo – ha commentato Sandro Boscaini presidente del Gruppo – essendosi aggiunta alla situazione di crisi del mercato interno e di altri paesi una pesante turbativa nei cambi con l’euro troppo forte sul dollaro USA e canadese, sulla corona norvegese e svedese, sullo yen, il rublo e il real brasiliano, mercati nei quali Masi registra una consistente parte del suo fatturato. Uno sforzo commerciale particolare è stato messo in atto in Italia e con soddisfazione, in quanto, nonostante le difficoltà del settore – prosegue Boscaini – il fatturato è stato mantenuto e il mix addirittura migliorato, grazie al successo del nuovo Rosa dei Masi, alla conferma del Trentodoc millesimato Conte Federico e al crescente apprezzamento dei nostri Amaroni di alta gamma».
Prospettive vino: meglio dei Bot il rosso di Isernia
E mentre per il 2014 le previsioni Masi sono prudentemente positive, in Molise il vino diventa oggetto di investimento sul medio termine con un margine di guadagno che supera di gran lunga i titoli nazionali: la proposta, che prevede un 18% annuo di interessi a fronte di un vincolo quinquennale, arriva da un giovane imprenditore di Isernia, Antonio Valerio, titolare delle ‘Cantine Valerio’ di Monteroduni (Isernia) dove produce il Pentro con vitigni autoctoni.
All’operazione di investimento saranno interessate 4 mila bottiglie della produzione annuale. «Chi acquista oggi – spiega Valerio – una bottiglia di Pentro Doc e la conserva per cinque anni sarà rimborsato, dalla nostra azienda, dell’acquisto e degli interessi maturati, pari al 18% l’anno. In pratica investendo 50 euro ne guadagnerà 95». L’unica condizione da rispettare è ovviamente la corretta conservazione del prodotto in cantina, anche se, per chi non ha un ambiente idoneo, c’è la possibilità di lasciare il vino acquistato nell’azienda di Monteroduni.
L’imprenditore puntualizza che «l’iniziativa non è mossa da speculazioni economiche, ma dalla voglia di far uscire dall’anonimato la provincia di Isernia lanciando un vero e proprio brand Molise del vino». ‘Cantine Valerio’ è un’azienda nata nel 1974, ha un fatturato annuo di 500 mila euro ed esporta cinque tipi di ‘vino fermo’, tra cui il Pentro, distribuiti tra Europa, Asia e America del Nord.