Al recente Vinitaly 2014, la Regione Marche ha voluto indagare sull’elisir di lunga vita dei marchigiani, primi in Italia per speranza di vita (i maschi) e primi in assoluto, dopo aver sorpassato la Sardegna, per numero di centenari, che in 20 anni si sono quintuplicati passando da 99 a 507. L’indagine è stata condotta su un campione di 3.121 ‘over 60’ dal prof. Gabriele Micozzi, docente di marketing all’Università Politecnica delle Marche.
E il vino è il protagonista di un modello che vede 9 anziani marchigiani su 10 berne quasi tutti i giorni un paio di bicchieri a pasto. Un dato ben superiore alla media nazionale (69%) che rimane alto anche se si considerano le fasce di età più avanzate: il 95,6% dei maschi tra i 75 e gli 80 anni consuma infatti ancora vino. La tendenza si inverte se si considera la percentuale di quelli che consumano superalcolici: solo l’1% delle donne e l’11% degli uomini (7%), contro una media italiana che si attesta al 16%. Solo un marchigiano su tre, contro il 48% della media nazionale, ha cominciato a consumare vino dopo i 18 anni, con l’8% che ha confessato di aver bevuto il primo bicchiere a meno di 14 anni.
Elisir di lunga vita: vino, lavoro nei campi e felicità
«Questa è un’analisi scientifica dei comportamenti sociali e delle abitudini di vita che evidenzia nelle Marche una unicità di stile di vita – ha detto il professor Gabriele Micozzi, che ha svolto l’indagine per conto di Imt – Lo scopo non era rilevare da un punto di vista medico il grado di salute dei marchigiani, ma cogliere dai comportamenti preziosi indizi sulla longevità. E in questo caso di indizi ne abbiamo trovati così tanti da farne quasi una prova».
Secondo l’indagine, gli anziani della regione sono meno sedentari (27% contro il 38% nazionale) e lavorano in campagna o in altre attività che obbligano al movimento: l’84% degli anziani marchigiani è in movimento contro il 54% del resto d’Italia. Anche sull’alimentazione le differenze sono molte: 9 marchigiani su 10 consumano carne, verdura e frutta di produzione propria o comunque di produzione diretta (36% nazionale). L’alimentazione è mista (74%) e quasi mai il modello marchigiano adotta una dieta costante (7%, contro il 21% degli italiani). Infine, oltre la metà degli abitanti (53%) non ha mai avuto problemi di salute (34% la media italiana), con l’84% che gode di buona salute (contro il 61%) e il 78% che si dichiara ‘felice’ (contro 60% degli anziani del Paese).