Si chiama “jilboobs” ed è il contestato binomio ‘made in Indonesia’ del velo corto indossato dalle donne musulmane, jilbab o hijab, e vestiti attillati che accentuano le curve del seno, indicato dalla parola slang inglese. Le autorità musulmane vorrebbero però vietare questa tendenza e nei giorni scorsi, il Consiglio indonesiano degli Ulema, autorità semiufficiale sull’Islam nel Paese, ha dichiarato che indossare il velo islamico con indumenti attillati è vietato.
Ovviamente non si sono fatte attendere le reazioni delle donne. “Non hanno niente di meglio da fare piuttosto che commentare le scelte di moda che fanno le persone? Noi donne vogliamo anche essere alla moda”, ha detto la 26enne Rahma Laela, che lavora in un centro commerciale di Giacarta. E poi a farla da padrona è il web: questa nuova moda è sbarcata anche sui social network, tanto che su Facebook è stata creata una pagina ad hoc, dove le donne possono pubblicare le loro foto in jilboobs. In poche ore la pagina ha ottenuto 39mila ‘mi piace’.
Da parte sua, la scrittrice femminista Julia Suryakusuma ha condannato la reazione “istintiva” del Consiglio, sostenendo che si tratta “semplicemente della convergenza delle tendenze verso la religiosità con la globalizzazione… una tendenza di moda”.
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