Il protocollo d’intesa regionale sottoscritto nella sede della Giunta regionale del Veneto a Palazzo Balbi,è primo esempio in Italia nel suo genere: sotto il titolo di “Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatori” mette insieme Regione, tutte le sette Prefetture venete e Unioncamere.
«Tramite il protocollo – ha spiegato l’Assessora Elena Donazzan – possiamo attribuire compiti e responsabilità in un quadro ordinato di soggetti partecipanti. Faremo innanzitutto un’azione prioritaria di sensibilizzazione della cittadinanza anche attraverso le scuole (che devono educare alla responsabilità) e le associazioni di categoria. Poi il tema della contraffazione sarà inserito stabilmente nei lavori dei Comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico gestiti dalle Prefetture e infine, con il coordinamento di Unioncamere, la qualità dei prodotti sarà sottoposta a controlli molto più stringenti».
Alla firma del protocollo erano rappresentate le associazioni di categoria del mondo imprenditoriale, artigianale e d agricolo; le polizie locali della maggiori città venete, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane; le organizzazioni sindacali e dei consumatori.
Firmato in Veneto un protocollo per la lotta alla contraffazione
Quattro le aree tematiche d’intervento proposte dall’intesa: lo studio, la formazione e il supporto alle piccole e medie imprese e agli operatori della sicurezza; i controlli, la vigilanza e il presidio coordinato del territorio; l’informazione, la comunicazione e l’educazione; la tutela delle produzioni di qualità. Nella fase attuativa il Protocollo prevederà l’organizzazione delle attività in base alle aree d’intervento, attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento, guidati di volta in volta da un capofila che avrà il compito di garantire la direzione delle iniziative e il monitoraggio delle attività.
Fernando Zilio, Presidente di Unioncamere del Veneto ha sottolineato che il senso del protocollo sta nell’aver messo insieme tutti per «far coscienza e comprendere che la contraffazione è un fenomeno drammatico per tutti i cittadini perché acquistare merce contraffatta è illegale, opera sfruttamento, costa pesantemente allo Stato per i controlli che deve fare, il tutto per un costo di qualche miliardo di euro nel complessivo circuito economico e sociale. Le due Regioni più colpite dalla contraffazione sono il Veneto e la Toscana, e lo strumento del protocollo – ha concluso Zilio – potrà essere importante ed agire come efficace contrasto e affiancarsi a quella che deve diventare un costume di tutti: acquistare prodotti fatti in Italia”.