Firmato a Firenze un protocollo d’intesa “Per la legalità e la qualificazione della pelletteria in Toscana”: oltre al Presidente della Regione, Enrico Rossi, hanno sottoscritto l’intesa Confindustria, Cna, Cgil, Cisl e Uil.
L’obiettivo è di rafforzare, anche dal punto di vista dell’impatto sociale, un settore di punta dell’economia regionale che, come ha ricordato il presidente, vale in termini di export quanto l’intera General Electric, ovvero un 12% del volume complessivo delle esportazioni toscane, con migliaia di addetti e una crescita che, dal 2011 ad oggi, è stata del 30%.
L’obiettivo è di rafforzare, anche dal punto di vista dell’impatto sociale, un settore di punta dell’economia regionale che, come ha ricordato il presidente, vale in termini di export quanto l’intera General Electric, ovvero un 12% del volume complessivo delle esportazioni toscane, con migliaia di addetti e una crescita che, dal 2011 ad oggi, è stata del 30%.
La Toscana non parte da zero ed è proprio a partire da quella che Rossi definisce la sua “base sana”, la stragrande maggioranza delle sue imprese, che si è lavorato insieme a categorie e parti sociali per raggiungere obiettivi più ambiziosi. «Il patto – spiega Rossi – servirà, come è già stato fatto con ottimi risultati nel distretto del cuoio per l’impatto ambientale, a rafforzare garanzie e controlli lungo la filiera, facendo emergere illegalità, contrastando sfruttamento ed evasione fiscale, attraverso l’estensione della certificazione sociale. Tutto ruota attorno ad un elemento nuovo ed inedito, cioè l’introduzione di un soggetto pubblico esterno, che è la Regione, per eseguire i controlli e il monitoraggio».
Toscana la prima regione al mondo della moda etica
Il protocollo d’intesa si traduce da subito in una serie di atti concreti con l’istituzione di un tavolo regionale di monitoraggio al quale faranno riferimento i 74 operatori per la sicurezza che stanno già lavorando a pieno ritmo con il progetto Prato. Dice Rossi: «Pensiamo che il sistema dei controlli potrebbe essere rafforzato anche con parte del personale che sarà trasferito alla Regione dalle Province. La Regione valuterà poi l’introduzione di sgravi fiscali e incentivi per le imprese che aderiscono al protocollo, attraverso corsie preferenziali o premialità».
Il presidente ha annunciato che hanno dato disponibilità ad aderire all’intesa alcuni grandi marchi della moda presenti in Toscana, come Gucci, presente alla firma, come Ferragamo e Fendi, mentre altri, fra i quali Prada, Bulgari e MontBlanc sono stati contattati. Presente alla firma anche l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini: «Un’intesa che rappresenta la cifra della Toscana, una regione che tiene insieme diritti e qualità del lavoro e che vede organizzazioni datoriali e sindacati lavorare a fianco, insieme alla Regione, per difendere e rilanciare la competitività delle proprie imprese».