Il contratto di rete nel settore agroalimentare ha già coinvolto quasi 900 aziende sul territorio nazionale, di cui 533 sono agricole e prevalentemente dedite alle coltivazioni e alla produzione animale: un convegno organizzato da Confagricoltura Bologna su “Le reti d’impresa in agricoltura: uno strumento in più per le nostre aziende” ha illustrato i punti di forza del nuovo modello di collaborazione tra imprese che consente di realizzare progetti ed obiettivi condivisi nell’ottica di incrementare la capacità innovativa e una maggiore competitività sul mercato.
Il contratto di rete agricolo, introdotto nel 2014, offre alle imprese l’opportunità di mettere in comune i fattori produttivi quali i terreni, i macchinari, le strutture ed anche la manodopera, per accrescere e migliorare la produzione agricola. «Un’occasione da non perdere e un passo avanti improrogabile per le aziende agricole orientate verso una strategia di marketing più aggressiva soprattutto sui mercati esteri» ha detto Gianni Tosi, presidente di Confagricoltura Bologna. Realizzare una rete di imprese in agricoltura intende aumentare la dimensione aziendale, preservando l’autonomia giuridica ed operativa delle imprese che si aggregano, ed si propone di ampliare la propria offerta di beni e servizi anche accedendo a finanziamenti e contributi. È stato inoltre sottolineato che dal 7 gennaio 2015 sono entrate in vigore anche le assunzioni congiunte di personale dipendente che potrebbero contribuire ad accrescere le competenze delle risorse umane investite.