È cominciata positivamente l’avventura di Italian Wine Brands quotata a Piazza Affari, sul mercato Aim Italia. La newco è frutto dell’operazione promossa da Ipo Challenger spa ed aggrega la piemontese Giordano vini e la trentina Provinco Italia. Complessivamente le due aziende vantano un fatturato di 140 milioni di euro e oltre 40 milioni di bottiglie (70% estero).
Italian Wine Brands ha esordito con negoziazioni in rialzo del 14,5% a quota 11,45 euro per azione (prezzo base 10 euro). Chiudendo, poi, a 10,81 a fine giornata. Il modello di business della prima azienda italiana quotata del settore vitivinicolo (capitale flottante di circa 62%) si fonda sull’assenza di vigneti di proprietà per puntare tutto su moderni impianti di vinificazione e imbottigliamento e su un marketing basato su reti di vendita internazionali nel canale della Grande Distribuzione Organizzata e modalità dirette attraverso web e call center. Sono oltre 150 le etichette di vini di Italian Wine Brands che, come più volte ha ricordato il vice presidente Simone Strocchi, punta a diventare un “polo aggregante del vino italiano“. Altro obiettivo è quello di allargarsi ad altre aziende e sbarcare sul mercato principale.