«Le reti di impresa possono essere un motore dello sviluppo del territorio, in particolare per il sistema agroalimentare»: lo dichiara Giorgio Zanin, deputato del Partito Democratico, e componente in Commissione Agricoltura alla Camera. Nei giorni scorsi, insieme al collega Paolo Coppola, Zanin ha depositato un’interrogazione al ministro dei Trasporti, relativamente a Bif, Bella impresa friulana, un’aggregazione composta da 5 aziende agricole e agroalimentari.
«Hanno il pregio – spiega Zanin – di valorizzare e innovare le capacità competitive, con beneficio sia in termini produttivi, sia di impatto culturale. Per questo mi sto occupando dei problemi normativi che ostacolano il loro sviluppo, come per esempio il divieto di trasportare con i propri mezzi merce altrui, ritrovandosi così a inficiare una delle finalità per cui è stata creata la Bif. La messa in rete tende a mettere in luce la produzione, l’immagine e la professionalità delle imprese partecipanti, con una maggior efficienza e, per quanto possibile, una riduzione dei costi aziendali. Pertanto – conclude Giorgio Zanin – dato l’impatto positivo sia in termini di qualità sia di beneficio complessivo dei consumatori, occorre incentivare e non sanzionare inutilmente realtà territoriali che promuovono nuove forme di collaborazione per la valorizzazione dei prodotti».