Un laboratorio abusivo, privo dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, adibito alla lavorazione e al confezionamento di olive in salamoia e conserve vegetali è stato a scoperto, nella Marsica, dai Carabinieri del Nas di Pescara in collaborazione con i colleghi di Avezzano. Oltre al laboratorio, ricavato da un fabbricato rurale, sono state sequestrate 15 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione, per un valore di 2 milioni di euro.
Il fabbricato in questione è di proprietà di un 50enne di Cerignola, finito denunciato, insieme a due complici, per frode in commercio e per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. Dopo aver individuato il fabbricato, al cui interno c’erano alimenti, i militari del Nas hanno avviato una serie di accertamenti, che hanno portato a scoprire il laboratorio abusivo, in cui le confezioni venivano etichettate con la denominazione e la sede di una ditta inesistente di Cerignola.
Nel cortile dello stabilimento, i carabinieri hanno rinvenuto olive contenute in fusti di plastica di circa 150 chilogrammi ciascuno, esposte agli agenti atmosferici. Le olive ricoperte da muffe venivano sottoposte a procedimento di ripulitura e «addolcimento» con l’utilizzo di acque di pozzi della zona e, quindi, confezionate con le false etichette. I militari hanno, inoltre, sequestrato, 800 etichette, materiale per il confezionamento e documentazione da cui si evince che lo stabilimento riforniva bar e ristoranti della zona.