Dopo il debutto a Piazza Affari con Italian Wine Brand, che ha unito due realtà, Giordano Vini e Provinco Italia, Simone Strocchi, vice presidente di IWB, spiega le future strategie: «Non ci interessa impegnarci nelle attività agricole che hanno dei livelli di redditività più contenuti rispetto alla catena di formazione di valore che si crea dal grappolo d’uva in poi, quindi dalla vinificazione alla costruzione del prodotto e alla sua commercializzazione».
«Il gruppo nasce con la volontà di proseguire la polarizzazione del settore vinicolo, di sviluppare la crescita dei canali che sono già attivi all’interno del consolidamento e vuole crescere anche con ulteriori aggregazioni. Sono molti i dossier che stiamo vedendo nel settore, un settore importante, di grande qualità italiana, estremamente parcellizzato che ha necessità di consolidarsi per meglio rappresentarsi ai mercati internazionali, interessati non solo alla qualità ma anche alla capacità di essere serviti puntualmente e con volumi consistenti». L’approdo in Borsa, avvenuto attraverso una pre booking company Ipo Challenger nella quale gli investitori professionali possono decidere di ritirare i propri, ha aggregato due importanti realtà vinicole, Giordano Vini e Provinco Italia, creando un gruppo vinicolo importante da 140 mln di euro di fatturato e oltre 45 mln di bottiglie l’anno.