Legambiente, in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino, ha condotto anche quest’anno un’indagine per verificare la corretta applicazione delle etichette energetiche in Italia su frigoriferi, cantinette per vini, forni, condizionatori, televisori e  aspirapolvere. La ricerca si inserisce nel progetto pilota Marketwatch, finanziato dal programma IEE della Commissione europea e unisce sedici realtà della società civile che vanno ad affiancare le istituzioni nel settore del controllo di mercato a livello europeo nel campo delle etichette energetiche.

Legambiente e MdC hanno realizzato 14 visite a punti vendita tradizionali e 11 verifiche a punti vendita online e su 4602 prodotti controllati il 74% è risultato etichettato correttamente: l’82% nei negozi fisici e solo il 23% nei negozi online. Un dato migliore rispetto allo scorso anno.

«Le direttive Ecodesign ed Etichetta Energetica – dichiara Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente – sono di notevole importanza per il clima e l’ambiente. Se venissero correttamente applicate, il taglio annuale alle emissioni di CO2 sarebbe di circa 500 milioni di tonnellate, cioè l’1,5% delle emissioni mondiali, pari a quelle del parco auto circolante in Europa. Inoltre, la loro applicazione potrebbe far risparmiare quasi 400 euro a famiglia». «Emerge il grave problema – aggiunge Antonio Longo, Presidente Movimento Difesa del Cittadino – riguardante le vendite on line che sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale nei prossimi anni. Gli organi di vigilanza, primi fra tutti il MISE, l’Autorità Antitrust e la Polizia postale devono vigilare e intervenire tempestivamente. Da parte nostra continueremo a monitorare anche attraverso questo progetto le proposte di commercio elettronico».