Il bilancio dell’operazione “Estate Tranquilla 2015” messa in campo, come ogni anno, dal Ministero della Salute, per verificare il rispetto delle norme di sicurezza alimentare e della salute dei consumatori su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle località turistiche, dice di 810 ispezioni eseguite dai NAS, supportati dai Carabinieri dei Reparti territoriali. Accertate 300 violazioni alle normative nazionali e comunitarie per frodi in commercio, per alimenti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità o con etichetta non conforme, per commercio di alimenti nocivi e per dipendenti privi di requisiti formativi. Sono 225 le persone segnalate alle Autorità Giudiziarie e amministrative alle quali sono state contestate sanzioni per oltre 200 mila euro. «Questi interventi – dichiara la Ministro della salute, Beatrice Lorenzin – sono stati programmati per fronteggiare chi mette in pericolo la salute delle persone e anche il Made in Italy. I turisti, italiani o stranieri, nel nostro Paese si aspettano il meglio, sulle tavole le nostre eccellenze, nei preparati acquistati prodotti di qualità conservati secondo la grande maestria italiana. Abbiamo norme severe e controlli che funzionano. Dobbiamo fare sempre di più per tutelare migliaia di produttori scrupolosi che investono fatica e risorse. L’offerta italiana di prodotti e servizi – conclude la Lorenzin – non deve avere ombre e per questo ringrazio ancora una volta i Carabinieri del Nas per il lavoro svolto».
Sequestri e sanzioni per far più tranquilla l’estate del turismo
I controlli dei Carabinieri dei NAS hanno sottratto al mercato complessivamente 23 tonnellate di alimenti irregolari e potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini. Tra le scoperte più significative fatte dai Carabinieri, quella nel cagliaritano dove sono state rinvenute e sequestrate, all’interno di un laboratorio di lavorazione e trasformazione di prodotti ittici, 400 etichette riportanti l’indicazione di provenienza del pescato diversa da quella reale. La verifica del sistema di tracciabilità ha consentito ai militari di accertare che i tonni lavorati e trasformati nell’azienda provenivano da zone diverse da quelle dichiarate in etichetta. Mentre in un’azienda di lavorazione e commercio all’ingrosso di prodotti ittici in provincia di Rovigo, sono state sequestrate oltre 6 tonnellate di pesce e crostacei congelati (anguille, storioni, sarde, branzini, astici e granchi) privi di tracciabilità e con data di scadenza superata.
Particolare il fenomeno della contraffazione di bottiglie di champagne. I Nas ne hanno sequestrate circa 300 in Emilia Romagna e in Campania, mentre i Nas di Treviso, presso un agriturismo della provincia di Venezia, all’interno di un deposito abusivo in precarie condizioni igieniche, hanno sequestrato circa 10 mila bottiglie di vino. Infine curioso il caso di una località montana della Valle d’Aosta, dove è stata proposta la chiusura di un laboratorio di lavorazione del pane, prodotti da forno e pasticceria a causa delle carenti condizioni igieniche.