Secondo il focus realizzato da WineMonitor/Nomisma su un campione di 96 ristoranti stellati italiani, l’Amarone della Valpolicella è il secondo vino rosso più presente in carta, dietro solamente al Barolo e a pari merito con il Brunello di Montalcino. «Il dato – spiega la direttrice del Consorzio tutela vini Valpolicella, Olga Bussinello – è importante perché per noi è la cartina di tornasole del valore del brand Amarone, un vino che deve essere simbolo di esclusività e alta qualità».
Sul fronte dei mercati esteri, crescono i valori dei Rossi Dop Veneto, nella stragrande maggioranza rappresentati dalla Valpolicella. Nel Regno Unito è del 30,5% l’incremento nei valori del primo semestre rispetto allo stesso periodo 2014, mentre la crescita in Germania, primo mercato di destinazione, è anch’essa in doppia cifra, +15,6%. Molto bene anche i Paesi Terzi, con gli importanti sbocchi di Svizzera (+8,3%), Canada (+6,6), Usa (+2,4%) e Svezia (+1,4%) e con gli emergenti in impennata (Cina, +83,7%, Giappone, +16,1%), a eccezione della Russia (-23,5%). «Secondo le elaborazioni di WineMonitor – conclude Olga Bussinello – i primi 8 mercati di destinazione del vino mondiale (Usa, Regno Unito, Canada, Svizzera, Giappone, Germania, Cina e Russia) rappresentano per i Rossi Dop Veneto una quota del 63,2%, con una crescita in valore del 10,9% nel primo semestre 2015».