La Ministro Boschi ha firmato un decreto legislativo “recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento Ue n. 29/2012”, attualmente sottoposto dal Governo al parere del Parlamento, che sostanzialmente trasformerebbe da penale ad amministrativo il reato di chi non rispetta l’obbligo di indicare in etichetta e nei documenti la designazione dell’origine, nonché la difforme designazione dell’origine anche ricorrendo a segni, figure o altro. In forza di questo decreto, anche azioni di contraffazione e l’italian sounding sarebbero puniti con una sanzione amministrativa da 3.500 a 18mila euro.
Il deputato Gianni Melilla (Sel) ha annunciato che si batterà per evitare che il disegno di legge venga approvato cosi com’è e per ottenere una modifica sostanziale delle norme così come richiesto da tantissime associazioni nazionali operanti nel settore agroalimentare. «Per l’olio extravergine di oliva, ma anche per tutti gli altri prodotti agroalimentari, ciò che viene descritto in etichetta deve corrispondere a verità e bisogna punire chi manipola i dati, come del resto già previsto nel codice penale sui reati di contraffazione agroalimentare. La cultura del prodotto ovvero l’origine, il territorio, l’ambiente, il paesaggio, la storia, la cultura, le persone (gli olivicoltori) sono valori imprescindibili e per Sinistra Ecologia e libertà punti da cui ripartire per rilanciare la nostra economia locale e dare un futuro al nostro territorio».