Un business che legava Padova a Napoli: 9.200 bottiglie di vino con il marchio dello champagne “Moët & Chandon” sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Padova in un capannone nell’aperta campagna al confine tra i comuni di Selvazzano ed Abano Terme. La vendita delle bottiglie contraffatte avrebbe fruttato circa 350mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno localizzato il laboratorio clandestino nel quale venivano apposte etichette contraffatte di champagne del noto marchio “Moët & Chandon” su bottiglie contenenti un semplice vino da pasto spumantizzato, acquistato nella zona di Valdobbiadene (Treviso). I finanzieri del Gruppo di Padova hanno inoltre sequestrato 40mila etichette e 4.200 scatole pronte per essere confezionate e che avrebbero fatto lievitare l’importo della truffa a d oltre 1,8 milioni di euro. Tra il materiale posto sotto sequestro, anche i macchinari necessari per confezionare a regola d’arte le bottiglie, così da trarre in inganno il consumatore. A quanto risulta dalle indagini, le etichette e le scatole venivano confezionate a Napoli. Il finto champagne sarebbe poi finito sulle tavole degli ignari consumatori, italiani, ma anche tedeschi e slovacchi. Otto le persone denunciate: al vertice dell’organizzazione, c’era una coppia, moglie e marito, residente a Valdobbiadene, nel Trevigiano: lui italiano e lei slovacca, entrambi nullafacenti e con precedenti specifici.