La senatrice De Ptris chiede all’agenzia europea un impegno più ampio a tutela dell’alimentazione
Promosso su iniziativa della senatrice del Gruppo Misto Loredana De Petris in collaborazione con Fondazione UniVerde, Gusto H24, Associazione Verdi Ambiente e Società Onlus, è stato lanciato un appello all’Agenzia europea per la Sicurezza alimentare perché estenda il proprio impegno anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo.
I proponenti chiedono all’Efsa di rivolgere la propria attenzione anche agli aspetti della qualità del cibo, al suo valore nutrizionale e alla garanzia che sia stato minimizzato l’impatto ambientale della sua produzione lungo tutta la filiera.
«L’Efsa – ha spiegato la senatrice De Petris – è nata per un’emergenza sanitaria: erano gli anni del dopo ‘mucca pazza’ e quindi tutta l’impostazione dell’agenzia è stata in questi anni sulla sicurezza sanitaria basata sul principio di precauzione. Credo che da allora sia passato molto tempo e soprattutto l’Italia abbia fatto della questione della qualità del cibo, della diversità del cibo legata ai territori, quindi dello stile di vita, della dieta mediterranea, uno degli elementi caratteristici di tutto il suo sistema agroalimentare. Anche l’Europa si è incamminata su questa strada dando delle indicazioni precise con il programma Farm to Fork, quindi noi chiediamo che ci sia un’evoluzione anche dell’Agenzia per la sicurezza alimentare».
A livello tecnico l’appello chiede di istituire un “Centro di conoscenza scientifica” all’interno dell’Efsa che lavori per “ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030; ridurre le perdite di nutrienti di almeno il 50%, garantendo nel contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo; ridurre l’uso dei fertilizzanti di almeno il 20% entro il 2030; ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura entro il 2030; destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030”.