In Italia 1,7 milioni non hanno cibo sufficiente: il costo a persona è di 3,14 dollari al giorno
In Italia sono 1,7 milioni le persone che non riescono ad accedere a un regime alimentare sano. È l’allarme lanciato dalla Fao (Food and Agriculture Organization) che ha sviluppato nuovi indicatori per monitorare un fenomeno che nel mondo riguarda più di 3 miliardi di persone che non possono permettersi un’alimentazione che fornisca i nutrienti necessari a una vita in salute.
“Una dieta sana – spiega la Fao – fornisce non solo la quantità di calorie adeguate, ma anche i giusti tipi di nutrienti da una varietà di alimenti, come raccomandato dalle linee guida”. Tra il 2019 e il 2020 la quantità di persone che non è riuscita a mangiare cibo di qualità è cresciuta di più di 112 milioni di unità nel mondo, raggiungendo i 3,1 miliardi.
In più di 50 Paesi più della metà della popolazione non ha accesso a un’alimentazione di qualità e in 12 Paesi dell’Africa la quota supera il 90%. Tra i fattori che più hanno influito sul fenomeno, l’aumento dei prezzi ha giocato un ruolo di primo piano, con incrementi compresi tra il 2,5% e il 4% su base annua.
Questi aumenti hanno portato il costo per persona di un giorno di dieta sana a 3,89 dollari in America Latina, a 3,72 dollari in Asia, a 3,46 dollari in Africa, a 3,19 in Nord America ed Europa a 3,07 dollari in Oceania.
In Italia, la Fao stima che il costo per un’alimentazione sana sia di 3,14 dollari al giorno per persona e circa 1,7 milioni di persone (il 2,9% della popolazione) non hanno accesso a una dieta salutare. Una quota più alta rispetto alla gran parte dei paesi europei: in Francia è lo 0,1% della popolazione, in Germania lo 0,2%, nel Regno Unito lo 0,5%, in Spagna il 2%.
“Mettere fine alla fame – ha affermato David Laborde, direttore della Divisione Economia Agroalimentare della FAO – ma anche all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione in tutte le sue forme (comprese la denutrizione, le carenze di micronutrienti, il sovrappeso e l’obesità) significa molto di più che garantire cibo a sufficienza per sopravvivere: ciò che le persone mangiano deve essere anche nutriente“.