La piattaforma “Trusty”, della startup “Apio”, apre una nuova era anche per i piccoli produttori
Una novità per le piccole imprese del settore agroalimentare: è la piattaforma che vuole rendere capillare la diffusione del sistema di certificazione attraverso protocolli blockchain. È stata ideata dalla startup Apio, sviluppata con la collaborazione di Var Group e realizzata su tecnologia IBM Food Trust. L’obiettivo è quello di permettere anche alle aziende minori di raccontare e certificare la propria storia attraverso un semplice QR Code.
Un servizio di tracciabilità dei prodotti che verrà messo a disposizione gratuitamente per le imprese agroalimentari. “Trusty”, così si chiama la nuova piattaforma blockchain, consente di tracciare i prodotti in modo gratuito e rende accessibile anche al vasto tessuto italiano di piccole e medie imprese questo genere di tecnologie solitamente, per motivi di costi, nemmeno preso in considerazione.
Apio è una giovane startup, con base tra le Marche e l’Abruzzo, che propone strumenti innovativi per la digitalizzazione delle aziende vengono sviluppati prevalentemente lavorando con System Integrator in collaborazione con IBM e Var Group, operatore di riferimento in Italia nel settore dei servizi e delle soluzioni ICT per le imprese, e parte del gruppo SeSa S.p.a, che detiene il 10% di Apio.
I tratti distintivi di Trusty rispetto alle altre piattaforme di blockchain sono essenzialmente due: l’iscrizione del prodotto alla piattaforma e le funzioni che permettono di tracciarlo sono completamente gratuite, mentre sono a pagamento una serie di funzionalità ulteriori che consentono di automatizzare l’inserimento dei dati.
Lorenzo Di Berardino
CEO e co-fondatore
Apio
Il nostro approccio alle aziende non è meramente tecnologico ma molto orientato a creare, attraverso la convergenza di informazioni e di sistemi, connessioni tra il brand e il cliente. L’instaurazione di una relazione stretta, con uno scambio di informazioni trasparente, porta molti benefici alle aziende in termini di aumento di clienti e della loro soddisfazione. La scelta del nome Apio non è casuale, perché questo termine in latino significa proprio ‘mettere in connessione’.