I nuovi grandi impianti autorizzati dal Governo su terreni che continueranno ad essere agricoli .

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza complessiva di circa 600 megawatt così attivando tutta una serie di impianti di produzione di energia agrivoltaica in varie regioni italiane rimasti fino ad oggi bloccati. La notizia è stata accolta con favore dal mondo dei produttori delle centrali che realizzano energia da fonti rinnovabili che ben sanno come non tutti gli impianti “autorizzati” dal Governo si traducono in impianti “installati” per produrre elettricità da immettere in rete. Lo conferma il Rapporto Statistico Fotovoltaico 2022 pubblicato dal Gestore dei servizi energetici da poco pubblicato: secondo il Gse l’anno scorso in Italia sono stati installati oltre 210mila impianti fotovoltaici per una potenza di 2,5 gigawatt. In realtà, cioè, solo 2,5 gigawatt reali a fronte dei 7
gigawatt autorizzati.
«Il Governo – ha dichiarato il Ministro all’ambiente e sicurezza energetica, GIlberto Pichetto – ha dimostrato così di voler dare nuovo impulso alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che rappresentano una delle leve più importanti per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione che l’Italia si è impegnata a centrare di concerto con i partner europei entro il 2030”.
Soddisfatto s’è detto Alfredo Balletti, amministratore delegato di Comal, la società quotata in borsa che è attiva nella realizzazione di impianti fotovoltaici di grande potenza: si tratta di strutture all’avanguardia che producono energia pulita evitando il consumo di suolo e anzi promuovendo il contestuale utilizzo dello stesso terreno per colture agricole. L’installazione degli impianti consentirà un vantaggioso utilizzo dei terreni non solo grazie alla produzione di energia ma anche perché, grazie al microclima generato dalla presenza dei pannelli, questi acquisteranno fertilità regalando una produzione agricola di qualità e più nutriente, oltre al proseguimento dell’attività zootecnica.

15 maggio 2023