Nella sede di Bruxelles della Regione Veneto sono stati i provvedimenti del ddl “Made
in Italy”
Un dialogo a 360 gradi, abbracciando tutto ciò che significa Made in Italy oggi e in particolare una delle sue punte di diamante, la filiera agroalimentare. La Regione del Veneto ha ospitato nella sua sede di Bruxelles, l’incontro organizzato dal network ITfood tra i rappresentanti del comparto produttivo e il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Le domande della direttrice generale di ITfood, Luisella Ciani, sono partite dal disegno di legge “Made in Italy” che il Governo ha predisposto sul principio di dare il “giusto riconoscimento alle imprese che in questi ultimi venti anni sono riuscite a affermare il marchio italiano nel mondo”. Un fondo sovrano di sostegno finanziario alla filiera, il “liceo del Made in Italy”, la giornata nazionale del Made in Italy, la lotta alla contraffazione e la certificazione per i ristoranti italiani all’estero.
Dalla promozione del “fare italiano” all’interno dei confini nazionali, alla sua strenua difesa in Europa, Urso ha annunciato che il Governo è «impegnato, in ogni confronto in sede europea, a sostenere la candidatura di un italiano a direttore dell’Ufficio dell’Unione europea per proprietà intellettuale
(Euipo)”. Secondo il Ministro “sarebbe particolarmente importante, perché è nelle agenzie europee che si decidono le sorti del nostro sistema produttivo”.
Circa il Critical Raw Materials Act presentato dalla Commissione Ue lo scorso 16 marzo, Urso ha spiegato: «L’Ue ci chiede, con un regolamento molto assertivo, di estrarre il 10 per cento delle materie critiche necessarie entro il 2030, ma il fabbisogno di litio nel 2030 sarà 48 volte di più di quello di oggi e riaprire i giacimenti è un problema serio».
26 maggio 2023