Otto italiani su dieci esprimono la loro affidabilità ai grandi marchi industriali Made
in Italy
È stato presentato, nella Sala della Regina alla Camera dei Deputati, il primo Rapporto Federalimentare-Censis dal titolo: “Il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana”.
Dalla ricerca emerge come l’industria alimentare italiana, con 179 miliardi di euro di fatturato annuo, 60 mila imprese, 464 mila addetti e oltre 50 miliardi di export in valore in un anno, rappresenti una componente di primo piano dell’interesse nazionale.
Per quel che riguarda la propria dieta quotidiana, il 42,1% degli italiani si definisce un abitudinario, cioè mangia più o meno sempre lo stesso cibo, il 20,5% un innovatore a cui piace sperimentare alimenti e gastronomie nuove, il 9,2% un salutista che mangia sempre e solo cibo che fa bene alla salute, il 7% un appassionato, cura la spesa e gli piace cucinare, il 6,3% un italianista, vuole sempre e solo prodotti italiani, il 5,8% un convivialista, considera il cibo importante perché occasione per stare con gli altri, il 4,4% godereccio, perché mangia sempre quel che gli piace.
«Il primo Rapporto Federalimentare-Censis – ha dichiarato Guglielmo Auricchio, Presidente di Federalimentare Giovani – è stato sviluppato ponendosi l’obiettivo di esplicitare il valore economico, ma anche sociale dell’industria alimentare italiana. L’analisi, quindi, non si è limitata a sottolineare la rilevanza dei numeri dell’industria della trasformazione, ma ha analizzato anche altre dimensioni. In particolare, è emerso che l’86,4% degli italiani ha fiducia nell’industria alimentare ed è stata posta l’attenzione sull’interesse del consumatore verso il cibo italiano e sull’affidabilità che egli ripone nei grandi marchi, che hanno accompagnato la popolazione lungo la storia del nostro Paese, portando la tradizione culinaria e alimentare italiana ad affermarsi in tutto il mondo. È importante che questo dialogo dell’industria agroalimentare si sviluppi sempre di più anche con la politica, affinché il buon cibo continui ad essere una delle migliori bandiere della nostra tradizione».
18 maggio 2023