Le vendite online ‘scoperchiano’ il fenomeno di una scarsa formazione dei ‘contadini –
venditori’
Un’indagine del Laboratorio di chimica sperimentale – SCS8 dell’Istituto Zooprofilattico del Veneto, pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Near Infrared Spectroscopy”, ha verificato la veridicità delle etichette nutrizionali dei prodotti alimentari acquistati online utilizzando la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR), allo scopo di valutare se le dichiarazioni dei valori riportati sulle etichette fossero corrette e conformi ai limiti di tolleranza dell’UE. Su un campione di 103 prodotti alimentari (80 alimenti trasformati e 23 non trasformati) venduti su una nota piattaforma e-commerce, a sorpresa ben il 35% dei prodotti trasformati non recava etichette nutrizionali sulla confezione.
I campioni di cui è stato possibile verificare le etichette appartenevano a 53 diversi prodotti alimentari, suddivisi tra carni, formaggi e pesce, e sono stati valutati sperimentalmente 8 valori nutrizionali (energia kcal, energia kJ, grassi totali, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sali), per un totale di 424 misurazioni. Il confronto dei valori sperimentali con quelli riportati in etichetta ha mostrato che circa il 74,5% dei valori dichiarati era congruente con i dati sperimentali, l’11,3% era leggermente al di fuori dai limiti di tolleranza, il 7,5% era fuori dai limiti di tolleranza, mentre il 6,6% era assolutamente infondato.
La maggior parte dei prodotti analizzati proveniva da piccoli produttori di carne e prodotti lattiero-caseari che vendono principalmente in loco e che hanno iniziato da poco la distruzione dei loro prodotti su piattaforme online. Ovvio ritenere che i dati online siano gli stessi che questi produttori riportano nell’etichettatura dei propri articoli in vendita nella loro piccola rete locale. La vendita online che diffonde ad una più vasta platea di consumatori altro non ha fatto che sottolineare una carenza di consapevolezza di quanto richiesto dalla legislazione da parte dei produttori alimentari indipendenti, che magari godono di una nomea di genuinità tra gli acquirenti proprio perché ‘contadini’.
5 maggio 2023