Varato il regolamento del Consiglio del cibo nato nel solco dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
Roma avrà il suo “Consiglio del cibo”, l’organo consultivo chiamato a promuovere azioni consapevoli in linea con le priorità Food dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’assemblea capitolina infatti ha approvato all’unanimità il regolamento che ne disciplinerà il funzionamento, un passo che consente di proseguire e rafforzare il lavoro della “Food Policy” di Roma, intensificando le azioni di contrasto allo spreco alimentare, promuovendo l’agricoltura sostenibile, favorendo l’educazione alimentare nelle scuole, ma anche aumentando la consapevolezza della qualità del cibo, migliorando l’accesso alle risorse primarie e fermando il consumo di suolo.
Il Consiglio del Cibo di Roma Capitale è un’alleanza tra ricercatori, associazioni, cooperative ed organizzazioni e, come spiega la presidente dell’assemblea Svetlana Celli: «è stato istituito per contrastare gli sprechi alimentari e rendere più sostenibile il sistema agroalimentare romano nella direzione indicata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo è mettere in campo una proficua e condivisa politica del cibo per dotare il territorio di Roma di una pianificazione davvero rispondente alle attese dei cittadini e delle realtà agricole e produttive».
L’assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, sottolinea che è stato: «un percorso partecipativo, nato dal protagonismo di decine di associazioni impegnate per il diritto all’accesso al cibo, alla difesa dei piccoli produttori e del cibo biologico e sostenibile, al contrasto allo spreco e all’insicurezza alimentare, all’educazione alimentare che hanno incontrato e si sono confrontate con le diverse realtà della filiera agroalimentare, le organizzazioni professionali, la media e grande distribuzione, per affermare il principio del diritto al cibo di qualità per tutte e tutti».