Lo chiede Coldiretti al Presidente Draghi per il rilancio e transizione ecologica delle aziende .
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, hanno indirizzato al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, una lettera appello per chiedere interventi immediati per l’agroalimentare Made in Italy contro speculazioni e rincari.
“La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva – sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese che stava risalendo e mettendo radici a partire dagli anni difficili che hanno fatto seguito alla grande crisi, prima finanziaria poi economica, del 2009. Una soglia di soddisfazione che nel giro di pochi mesi è crollata dal 38% al 20%.
Il suo Governo rappresenta in questo momento, l’unica chiave di possibile stabilità per il Paese anche grazie all’impegno e ai progetti del Pnrr, che offrono prospettive all’Italia. Ci rivolgiamo quindi a lei, nella consapevolezza che lei possa creare le condizioni per uscire da un’impasse: per dare respiro al mondo agricolo e restituire ad esso traiettorie di speranza e di futuro le risorse ci sono e non sono mai state così elevate”.
“È urgente – precisano Prandini e Gesmundo – che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, venga quanto prima messa a disposizione delle nostre imprese con semplici decreti ministeriali. Già così parte di un’incertezza, che sta assumendo caratteri minacciosi, sarà dissolta.
Se inoltre sul fronte del credito, grazie alla sua moral suasion nei confronti degli istituti bancari, riuscissimo ad incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea, le nostre aziende tornerebbero a respirare”.