Della caduta di produzione del vino, con un quarto della produzione in meno rispetto all’anno scorso, w dell’olio di oliva, con un meno 11% rispetto alla media del decennio, si è ampiamente parlato, ma per il comparto agricolo nazionale l’andamento climatico 2017 è stato nefasto per molte altre produzioni.
A cominciare dal miele la cui produzione si è praticamente dimezzata, secondo i dati che sono stati stimati da Coldiretti. Crolla del -23% anche il raccolto di mele, mentre funghi e tartufi sono praticamente introvabili nei boschi. “La riduzione dei raccolti nazionali non comporta solo danni economici per gli agricoltori – osserva l’organizzazione agricola – ma aumenta il rischio per i consumatori che finiscano nel carrello prodotti di importazione spacciati per italiani”. Per questo l’organizzazione agricola chiede alle istituzioni “di incrementare i controlli per prevenire eventuali frodi“.
La scarsità del prodotto ha fatto esplodere il prezzo del tartufo: 6 euro al grammo (quanto la droga)
Nel dettaglio, per le mele si stima un calo medio del -23% rispetto a quella della scorsa stagione, con punte del -60% in Trentino. Pesantissima la situazione del miele: la produzione è più che dimezzata rispetto alla media, per un totale attorno ai 10 milioni di chili, “uno dei risultati peggiori da almeno 35 anni”, sottolinea Coldiretti.
Sui livelli minimi anche la produzione di olio di oliva, stimata attorno ai 320 milioni di chili, un calo del -11% rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio. Pure la vendemmia ha sofferto, classificandosi tra le più scarse del dopoguerra, con un taglio della produzione del -26% rispetto allo scorso anno. Per effetto del clima – conclude Coldiretti – la stagione è stata avara anche per agli appassionati di funghi, mentre i prezzi del tartufo hanno raggiunto il record di 600 euro all’etto al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale.