Secondo i dati del rapporto Qualivita/Ismea, è la filiera del vino a fare la parte del leone nell’export agroalimentare del Bel Paese, seguita da quella dei formaggi e dei salumi. Performance in crescita per gli aceti balsamici, con il trionfo del Modena Igp, e l’ortofrutta, mentre si registra una flessione per l’olio extravergine di oliva, sul quale ha pesato la crisi dell’olivicoltura registrata nel 2014.
I vini DOP e IGP contano 523 riconoscimenti, una superficie iscritta a pari a 464mila ettari e una produzione che, pur non esprimendo tutte le sue potenzialità, arriva intorno al 50% del totale in volume. La produzione di DOP e IGP nel 2014 è stata di quasi 23 milioni di ettolitri, di cui 21 milioni imbottigliati per un totale di 2,8 miliardi di bottiglie (+2% rispetto al 2013). Il valore alla produzione si attesta intorno ai 7 miliardi, quello dell’export raggiunge i 4,3 miliardi di euro (+4%).
Le prime dieci DOP rappresentano oltre la metà della produzione totale: Prosecco DOP, Asti DOP, Conegliano Valdobbiadene-Prosecco DOP e Chianti DOP, con oltre 620 milioni, coprono oltre il 22% del totale. Nelle IGP, Delle Venezie IGP, Terre Siciliane IGP, Veneto IGP e Emilia IGP, con 407 milioni, coprono oltre il 59% del totale.